Da qualcuno dobbiamo pur cominciare

Premetto che mai prima d’ora ho avuto la possibilità di intervistare qualcuno e, se ho deciso di farlo, è perché Valentina ormai è diventata una di famiglia.
Vale è la mia fidata assistente da anni, ci conosciamo dalle elementari, con lei abbiamo condiviso sorrisi, lacrime, soddisfazioni, fallimenti e ogni mia emozione è passata dalle sue mani come fosse un contratto da firmare. Sorella, amica, consulente, compagna di viaggio, assistente, procuratrice, consigliera, tutto racchiuso in una ragazza di soli 165 cm.
Ho pensato fosse carino, da padrona di casa, intervistare alcune persone a me care per scoprire gli aspetti più nascosti di Vanessa Incontrada, una sorta di: “Quello che i giornali non diranno mai”.
Sperando di non pentirmi della scelta fatta, vi presento Valentina che racconta la sua Incontrada.
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– Ti ricordi il nostro primo incontro? 
In realtà ne abbiamo avuti due di primi incontri: il primo sul banco delle elementari e il secondo quando mi hai chiesto di lavorare con te. Del primo ho un solo ricordo: ” Ma quante lentiggini hai?”, del secondo invece ho una bella sensazione, visto che non si è trattato di un vero e proprio colloquio: dopo tanti anni infatti, iniziare a lavorare insieme è sembrata la cosa più naturale del mondo.

– I tre aneddoti più divertenti che ti vengono in mente?
Il primo che vorrei raccontare non è proprio un aneddoto, bensì una certezza che, nel corso degli anni, ho acquisito: quando mi regali qualcosa di tecnologico, oltre a non funzionare, finisce in assistenza dopo solo qualche giorno.

Un aneddoto divertentissimo invece lo abbiamo condiviso in un Hotel di super lusso a Roma quando, trovandoci a colazione, mi sono accorta che non solo eri scesa con il vestito al contrario, bensì avevi visto bene di lasciarci anche il prezzo.

Lo scherzo che più mi piace farti invece, è sicuramente convocarti in Ferramenta da me a Follonica e farti servire come una normale cliente che non capisce niente di viti e bulloni. Mi fa ancora tanto ridere la faccia che fai: un misto tra rassegnazione e divertimento. Riconoscerei quello sguardo al cielo e quel nasino arricciato ovunque.

–  Quella volta che hai detto: “Basta, adesso non ti sopporto più!”
Dal primo giorno che ti ho incontrata e non sto scherzando.

– La soddisfazione più grande che abbiamo condiviso?
Sicuramente quando ti ho vista salire per la prima volta sul palco del Festivalbar nelle vesti di conduttrice. A distanza di anni ti confesso che mi commossi veramente tanto: fu come vederti spiccare il volo da sola, un volo che ti avrebbe portato lontano, addirittura intervistarmi 😉

– La richiesta più particolare che ti abbia mai fatto, quella da vera Vip viziata quale solitamente non sono?
Sicuramente quella volta che per farmela pagare di una litigata che avevamo avuto, hai iniziato a tempestarmi di domande per sapere il modello preciso dell’auto che ti sarebbe venuta a prendere. All’improvviso sembravi diventata una hostess della concessionaria.

Commenti

8 risposte a “Da qualcuno dobbiamo pur cominciare”

  1. Luca ha detto:

    Ecco di chi era la ferramenta della foto su instagram dove sembrava che stessi preparando un cappuccino :))))) eheh

  2. Claudia ha detto:

    Sei fantastica

  3. cristina fanali ha detto:

    queste sono le interviste più belle perchè fatte con il cuore!..

  4. monica ha detto:

    ….mi avete fatto commuovere😍….stupende che siete! ❤️ grande Va_le/ne!😉

  5. Sabina ha detto:

    grande Vane e grande Vantil!!! 🙂

  6. Grazia ha detto:

    Mio marito non ama i negozi, ma sono sicura che in questo ci verrebbe! Grande bella amicizia.

  7. Camilla ha detto:

    Stupendo dedicarle la prima intervista! ♥

  8. Alessia ha detto:

    Che grande amicizia che avete, fortunata Valentina eh!
    E comunque, tu Vane, hai il sorriso più bello che abbia mai visto, sei una grande l’ho sempre saputo!
    Per noi che ti seguiamo, sei e sempre sarai il nostro orgoglio <3

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